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mercoledì 7 aprile 2010

Erdogan: «Israele minaccia la pace in Medio Oriente»

Erdogan: «Israele minaccia la pace in Medio Oriente»

Israele è al momento "una della principali minacce per la pace regionale in Medio Oriente". Lo ha affermato il premier turco, Recep Tayyip Erdogan, in visita di stato a Parigi. "Se un paese usa una forza sproporzionata in Palestina a Gaza, proiettili al forforo, non gli diciamo certo 'bravo'" ha aggiunto il primo ministro riferendosi all'offensiva del gennaio 2009 a Gaza.

La Turchia, dopo aver giocato il ruolo di mediatore tra lo stato ebraico e la Siria nel 2008, vive un momento di forte tensioni delle relazioni con Tel Aviv.
Il primo ministro turco Erdogan si è fermato a parlare con alcuni giornalisti prima di recarsi ad un pranzo di lavoro con il presidente Nicolas Sarkozy. «Se un paese - ha detto - fa uso di una forza sproporzionata in Palestina, a Gaza, utilizzando delle bombe al fosforo non gli andiamo certo a dire che è stato bravo. Gli chiediamo invece come mai ha agito in questo modo». «Un attentato ha fatto 1.500 morti e le ragioni invocate erano menzogne», ha continuato Erdogan, riferendosi all'operazione Piombo Fuso compiuta da Israele a Gaza tra il 27 dicembre 2008 al 18 gennaio 2009.

«Goldstone è ebreo ed il suo rapporto è chiaro», ha continuato il premier turco, parlando del rapporto che l'ONU ha chiesto al giudice sud-africano Richard Goldstone, il quale ha accusato Israele, ma anche alcuni gruppi palestinesi, di aver commesso dei crimini di guerra durante l'operazione Piombo fuso dell'esercito israeliano a Gaza. «Non è perchè siamo musulmani che abbiamo questo atteggiamento - ha continuato Erdogan - Il nostro è un atteggiamento umanitario».

Il premier ha quindi confermato la sua ostilità alla ipotesi di sanzioni internazionali contro l'Iran. Inoltre, parlando della capacità nucleare di Israele (mai ufficialmente riconosciuta dallo stato ebraico), Erdogan ha sottolineato che la non adesione di Tel Aviv al trattato di non proliferazione non dovrebbe esentarlo dal render conto alla comunità internazionale: «È una situazione logica che il non far parte del Tnp permetta di fare tutti i giorni quello che si vuole?».



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