Sottolineature pescate qua e la quando capita

venerdì 28 maggio 2010

Tutti pazzi per iPad


La lunga attesa è finita: alle 8 di questa mattina è scattato l’attesissimo "iPad-Day", che segna il lancio sul nostro mercato della ormai celebre "tavoletta" Apple. I rivenditori autorizzati hanno aperto stamane per accogliere i clienti, in coda dalle 4 di mattina, che da mesi hanno prenotato l’iPad. 


All’Apple Store del centro commerciale Carosello di Carugate nel Milanese le code fuori dal negozio hanno raggiunto una notevole lunghezza e, quando si sono finalmente aperte le porte, i clienti in attesa hanno salutato l’evento con un applauso, dopo un conto alla rovescia degno delle missioni spaziali della Nasa. Clima festoso dunque, con anche qualche episodio curioso come quello di un giovane che, seduto su una panchina, attendeva il proprio turno solo per acquistare la custodia dell’iPad, «perché il tablet mi è arrivato ieri via Internet»
La Stampa Web


Probabilmente interessa poco quello che può fare l'iPad, ma l'occasione è ricca per tirar tardi e fare happening. Non riesco a spiegare diversamente questa follia. Fino a ieri i Macintosh e in generale i prodotti Apple erano considerati oggetti marginali. Le aspettative che Jobs ha saputo creare, prima attorno a iPhone e oggi attorno a iPad, definito "straordinario" "rivoluzionario", "incredibile", "stupefacente"... hanno saputo generare un eco, anzi un riverbero, anzi, un effetto Larsen su tutti i media al punto che da oggi non sei à la page, non sei giovane, non sei vivo se non ti procuri un iPad. Poi sarà il turno di Android e alla fine nasceranno i tifosi dell'una o dell'altra squadra.

Quello che appare evidente è che il grande escluso da questa esplosione generazionale è Windows, il cui produttore, Microsoft ha visto per la prima volta il proprio titolo scavalcato in borsa proprio da Apple, che - al contrario dell'azienda che fu di Bill Gates - ha saputo costruire un erede del sistema operativo e quindi del Personal Computer, inventato per l'appunto da Apple e da cui Microsoft ha mutuato la sua fortuna. Oggi la storia sembra ripetersi e Jobs si trova a fare i contri con un altro clone e un altro marchio i cui nomi sono, rispettivamente, Android e Google. Quest'ultima, infatti, con il duro colpo assestoato ieri al dinosauro HP che non ha saputo trattenere il padre del Web OS di Palm, rischia di incrinare pesantemente la posizione di Apple. D'altro lato Google dovrà dimostrare di non avere appesantito la propria organizzazione e soprattutto di non stare aumentando la conrfusione attorno ad Android. Questo sistema ò già così privo di personalità così com'è, mirando soprattutto alle technicality, che l'innesto di una filosofia diversa e molto cloud-oriented ed essenziale come Web OS, rischia di confondere ancora di più il concetto dell'OS mobile di Google e bruciare una risorsa intellettuale importante in questo mercato. Ma forse il vero obiettivo della mossa, lautamente pagata, consisteva nel togliere di mezzo l'unico vero rivale a questa spartizione di mercato e posticipare i piani di HP di entrare nel mercato iPhone-iPad per l'autunno.

Chi arriverà tardi nei negozi oggi non troverà naeppure più i cartelloni e dovrà attendere almeno la fine di giugno per vederne altri. Così desiderio ed aspettative aumentano. Facendoci avanti con la stagione, a tanti sarà anche scesa la febbre e con essa si farà strada una ragionevole attesa di vedere cosa sapranno mettere in piazza i concorrenti, con un occhio a Google, ma testa e cuore spalmata fra Apple e Palm-HP (alla riuscita del quale vanno tutte le mie personali speranze, da ieri sera seriamente incrinate).

Rispondo infine a quanti chiedono che cosa comperare. Intanto la memoria: se lo prendete come sfizio dorato potete scegliere la versione entry level, ma preparatevi a rinunciare ad ambizioni musicali e cinematografiche, come pure ai podcast. Se volete usarlo anche per questo, forse anche il 32 potrà starvi stretto e vi chiederete se sia il caso di spendere più di un MacBook per un po' di memoria. Non sperate però che i modelli concorrenti vi facciano doni superiori a tanto almeno all'inizio. Se poi contate di portarvelo in treno e in aeroporto allora potrebbe esservi utile la versione 3G con il forte consiglio di valutare la soluzione ricaricabile di 3 Italia; Altrimenti il router mifi di Huawei distribuito in Italia da Wind (che qualcuno mi dice essere uscito da poco dal catalogo) può esseere l'ideale per chi passa frequentemente da un iPad a un iPod Touch a un MacBook e a chi voglia attivare una connessione condivisa con colleghi o familiari (ad esempio in vacanza).

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